“La Carta volontaria del ristorante sostenibile” l’etichetta ecologica per la ristorazione
E’ stata presentata oggi a Bologna la “Carta volontaria del ristorante sostenibile” voluta da Confesercenti Emilia Romagna e Fiepet (Federazione Italiana Esercizi Pubblici) e realizzata in collaborazione con Arpa Emilia-Romagna e col patrocinio della Regione Emilia-Romagna.
La “Carta”, che consiste in un disciplare contenente requisiti e parametri ambientali e in un logo grafico, è nata con l’intento di costruire un’etichetta ecologica, per le piccole e microimprese del settore della ristorazione, che a tutt’oggi non esiste a livello di Unione Europea.
Un’etichetta che, favorendo e premiando i comportamenti virtuosi delle imprese, permetta ad esse di cogliere un trend di mercato in crescita e stimoli le istituzioni a ragionare attorno ad un sistema di certificazione semplificato adatto alla piccola impresa.
In pratica, i ristoratori che intenderanno fregiarsi dell’etichetta ecologica dovranno attenersi ai parametri individuati nella “Carta” e rendere le proprie imprese più ecocompatibili, adottando posate e bicchieri biodegradabili, eliminando per quanto possibile i prodotti monouso, introducendo sistemi di risparmio energetico, proponendo piatti con prodotti del territorio e biologici ecc… Saranno poi oggetto di verifica per il successivo rilascio dell’etichetta.
Questo progetto ha visto la collaborazione concreta tra imprenditori del settore (i ristoratori), le istituzioni competenti in materia di problematiche ambientali (Arpa Emilia-Romagna), in materia di normativa e di svilupppo del settore (Regione Emilia-Romagna) e sistema della rappresentanza (Confesercenti, Fiepet).
Otto sono state le imprese oggetto di audit e analisi nella prima fase del progetto (delle province di Piacenza, Bologna, Ravenna, Forlì-Cesena) e che sono servite per elaborare da parte di Arpa Emilia-Romagna i parametri utilizzabili.
“Il settore della ristorazione – commenta Raffaella Raffaelli, Direttore Sicurezza Qualità Ambiente di Arpa – costituisce il punto più alto d’attenzione da parte di chi vuole coniugare ambiente, salute ed economia: l’Unione Europea (UE) riconosce questo valore tramite la priorità, data agli Stati Membri, della Produzione e Consumo Sostenibile (SCP). L’Emilia-Romagna è leader, come certificazioni volontarie che derivano dai Regolamenti e dalle Direttive UE, al momento non applicabili però al Settore della ristorazione. Come Arpa abbiamo accettato la sfida e d’intesa con Confesercenti, abbiamo costruito e sperimentato questo disciplinare che potrà diventare il modello coniugato a livello internazionale per tutelare consumatori ed imprese, dettando le regole competitive di un mercato sempre più orientato a premiare chi, come i ristoratori dell’Emilia-Romagna, si vuole collocare su livelli di eccellenza ambientale, oltre che di qualità dell’offerta”.
I RISTORANTI CHE HANNO COLLABORATO ALLA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO
ESTRAVAGARIO CAFFE’ EQUO-SOLIDALE CUCINA BIOLOGICA – BOLOGNA (BO)
LOCANDA AL GAMBERO ROSSO – SAN PIERO IN BAGNO (FC)
RISTORANTE OSTERIA CERINA – SAN VITTORE DI CESENA (FC)
RISTORANTE COHIBA – CESENA (FC)
RISTORANTE DEI CANTONI – LONGIANO (FC)
OSTERIA MICHILETTA – CESENA (FC)
RISTORANTE LA VACA LOCA – PODENZANO (PC)
RISTORANTE KONTIKI- BAGNO MILANO – LIDO DI SAVIO (RA)
La pubblicazione può essere richiesta al Cat Confesercenti Emilia Romagna, scrivendo a info@tipicoatavola.it oppure a redazione@catconfesercenti.it
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