I Laghi Verdi sono una creazione del Cavaliere Attilio Demaldè, considerato nella bassa parmense il “Re del Pescegatto”. Sul finire degli anni’60, infatti, partendo da alcune lanche – anse tagliate fuori dalla corrente del fiume, una sorta di laghetti naturali - ricche di pesce, aprì una delle prime attività di pesca sportiva della provincia di Parma. I Laghi Verdi sono una creazione del Cavaliere Attilio Demaldè, considerato nella bassa parmense il “Re del Pescegatto”. Sul finire degli anni’60, infatti, partendo da alcune lanche – anse tagliate fuori dalla corrente del fiume, una sorta di laghetti naturali - ricche di pesce, aprì una delle prime attività di pesca sportiva della provincia di Parma. In seguito intuì che mancava qualcosa, per i numerosi frequentatori: da commerciante di olio quale era, si mise a friggere per i pescatori il pescegatto, anguille e alborelle sotto a una tettoia su un tavolo in muratura, serviti insieme a buon vino bianco. Riscontrò ben presto il gradimento dei suoi pescatori e dei tanti appassionati del pesce d’acqua dolce, attirati dal passaparola, miglior pubblicità ora come allora. Nacque così, grazie all’aiuto della famiglia, quello che oggi è diventato un autentico luogo di piacere, immerso nella pace delle golene, tra il verde e il silenzio del Grande Fiume. Il ristorante sorge in un luogo suggestivo circondato da pioppeti e adiacente ai dieci laghetti nei quali si allevano pescegatti e in alcuni si pratica la pesca sportiva. “Dall’acqua alla padella” è il motto dei gestori della trattoria, dove si può degustare pesce freschissimo pescato quotidianamente e cucinato in mille modi: in carpione, al forno, all’aceto balsamico, in umido, nel sugo degli spaghetti, fritto. In alternativa al pescegatto, o insieme, è possibile trovare lo storione, le rane, l’anguilla, l’alborella, tutti di acqua dolce. Il fritto misto è unpiatto speciale, che non si può non assaggiare. Ai Laghi Verdi è possibile gustare anche i grandi classici della cucina parmigiana: un menù di terra goloso, con tortelli d’erbette, di zucca, di patate, anolini in brodo e i pisarei, piatto tipico del vicino territorio piacentino; per i secondi segnaliamo la trippa alla parmigiana, filetti di carne e i salumi della zona: Culatello Dop, Culatta, salame, pancetta, spalla cruda e spalla cotta con torta fritta su prenotazione.